L'ansia sparisce in fretta grazie a più di 50 scenari di situazioni e di pubblico per praticare la competenza di parlare in pubblico e fare una presentazione professionale di fronte a un grande pubblico o in riunione
Immagine da Virtual Speech
Mi sono trovato qualche tempo fa ad erogare una formazione di public speaking (parlare in pubblico). Era una situazione urgente legata al fatto che la persona che si era rivolta a me aveva avuto una promozione e ogni settimana, puntualmente, doveva affrontare un piccolo pubblico di specialisti che dovevano essere formati e aggiornati per due ore.
Ovviamente la persona in questione era professionalmente preparata ma, nel momento in cui si trovava di fronte alle persone in riunione, sudava sette camicie. La tortura, come presumibile, cominciava già prima dell’evento. Durante le due ore gli tremavano le mani, era visibilmente agitato e in stato di ansia, aveva cali di voce improvvisi e blocchi di memoria.
Mi aveva chiesto un intervento in immersione totale per una giornata per affrontare il prossimo evento dove sarebbe stato presente anche uno dei direttori della sede centrale.
Temeva per la propria reputazione e per lo sminuirsi della sua professionalità, oltre che per la propria salute, visto che quell'ansia a cadenza settimanale lo stava snervando.
Dopo le basi delle tecniche di comunicazione avevamo cominciato subito a fare qualche esperimento.
Il trentacinquenne in questione, già solo messo davanti a una foto di un pubblico, proiettata su un grande schermo, cominciava a sudare e balbettare alle prime parole del discorso che avevamo messo giù, replicando la situazione tipo che abitualmente gestiva.
Il problema iniziale che notai era che, soprattutto, sembrava non avere nessuna potenza vocale e polmonare: la voce non usciva come se avesse un impedimento alla gola o, davvero, una ridotta capacità delle corde vocali. Cominciavo ad avere dubbi che ci fosse un problema fisico...
Lo feci cantare chiedendogli di modulare qualche vocale. E lì, accidenti, la voce c’era e usciva forte e potente!
Allora lo mandai in fondo a un corridoio lungo più di 10 metri e gli dissi di immaginare che io fossi l’ultimo della fila in una grande sala e avrei voluto sentire la sua voce. Al primo esperimento non sentivo nulla. Al secondo neanche. Al terzo tentativo, con le mie urla dal fondo che dicevo “Voce! Non sento! Cosa hai detto?!” la voce finalmente arrivò limpida e tuonante. Come se si fosse sbloccato d'un colpo a furia di spingere.
Dopodiché, visto che la voce c'era e il problema evidentemente non era fisico, imparammo quindi l’importanza del contatto visivo, del tono e della modulazione della voce, del volume, della organizzazione del discorso ecc.
Messo di fronte all’immagine di un pubblico su uno schermo - visto che nell'urgenza non c'era stata possibilità di organizzare un piccolo pubblico -, cominciava ad essere più disinvolto e verso le 4 del pomeriggio era in grado di sentirsi pienamente a proprio agio.
La preparazione, prima di tutto, l’esercizio, che oramai diventava una sfida appassionante, la consapevolezza degli errori - che acquisiva attraverso la visione delle clip video che lo registravano durante le sue performance di prova – lo avevano sbloccato completamente.
Da tipo serioso e teso, ora mi si mostrava sorridente e rilassato.
Ovviamente i risultati non se li guadagnò grazie all’immagine del pubblico proiettata a schermo, che serviva solo ad alimentare la sua immaginazione e immedesimazione, ma grazie al trasferimento di competenze che seppe assorbire e mettere rapidamente in pratica. Il pubblico, nella sua mente, qualsiasi fosse stato, ora poteva essere ridotto a quell’immagine volendo. Anzi, cominciava a desiderare un pubblico che interagisse con lui.
L'applicazione VR per far pratica
Quando è arrivato il visore Quest per la realtà virtuale e ho visto l’applicazione Virtual Speech, ho trovato subito la cosa quasi fantastica. Altroché immagini da proiettare o simulazioni dal vivo organizzate davanti a un pubblico di estranei.
L’applicazione Virtual Speech semplificava sia il mio lavoro di formatore, sia quello di chi desiderasse fare pratica in una situazione sovrapponibile a quella reale.
Oltre 50 scenari possibili, tra riunioni, pubblici grandi, piccoli, con o senza telecamere, lezioni, conferenze, colloqui di lavoro, ecc… Forniva anche strumenti di efficienza che rendevano tutto l’apprendimento fluido, gradevole, coinvolgente.
Immagine da Virtual Speech
Per esempio, in una conferenza di esercizio nella VR, piena di gente con lo sguardo fisso sullo speaker, il podio mette a disposizione una libreria con le slide di presentazioni precaricate visibili su un piccolo schermo di fronte, a mo' di tablet.
Ci sono casi concreti come il business plan di Airbnb, per fare un esempio. Le stesse slide sono proiettate alle proprie spalle sullo schermo gigante in modo che tutto il pubblico le veda in simultanea. Da un tasto si gestisce lo slittamento delle diapositive. C’è perfino un gobbo, anzi due gobbi, uno a destra e uno a sinistra, dove leggere il discorso senza mai perdere il contatto visivo con il pubblico. E, inoltre, al termine della prova, il sistema misura la performance con alcuni parametri, come la durata, il ritmo, il contatto visivo, il volume, ecc.
Immagine da Virtual Speech
Una palestra ben progettata per allenarsi fino alla perfezione. Con la possibilità, anche, di registrare la performance e imparare a correggersi.
Ripeto, si tratta di una palestra. La comunicazione ha bisogno comunque di tecniche. Ma la tecnica senza pratica non ha molto valore. E la realtà virtuale offre strumenti di facile accesso e di enorme efficacia per raggiungere i propri scopi professionali o personali in abbinamento a un corso di formazione specifico.
Immagine da Virtual Speech
La realtà virtuale offre un ambiente sicuro e simulato per migliorare le abilità di public speaking. Si acquista fiducia più facilmente. Si assume prima il controllo del corpo e dell’eloquenza senza la pressione di un pubblico reale nelle fasi di apprendimento e perfezionamento, per diventare comunicatori più efficaci e sicuri anche nella vita reale.
Se state per presentarvi alle prossime elezioni o fare un discorso al matrimonio del vostro migliore amico o preparare una presentazione o una riunione di lavoro, questa è l'applicazione da scaricare al più presto per lo sviluppo delle cosiddette soft skill.
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